La Sinonimia, i Sinonimi, i Contrari italiani e stranieri
La definizione sinonimo deriva dal Greco Antico (“synonymia” significava termine
in collettivo). Nell’ambito della semantica, il sinonimo indica due lessemi con la medesima accezione. Il sinonimo è l’opposto di
contrapposto (soprannominato altresì “antonimia”).
Due sinonimi possono essere identificati ricorrendo al principio della interscambiabilità, tuttavia quest’ultima non può mai considerarsi assoluta.
Invero la analogia con il significato, il suo correlativo singolare significante e la referenza paralinguistica restano unici verso ciascuna voce.
Come sinonimia si può cogliere anche quella speciale figura retorica con la quale si significa il medesimo parere impiegando parole con valore simile, cioè utilizzando o sinonimi, appunto, oppure la così detta metafora.
In quest’ultima evenienza non si ottiene, ciononostante,
una equivalenza perfetta di accezione, ma una equivalenza; la correzione stessa, percepire e ascoltare,
sorvegliare e percepire, rende in misura maggiore certo l’impiego ridondante della tecnica sinonimica.
Molte importanti figure retoriche, come la esagerazione, la circonlocuzione, l’enfasi delle ripetizioni, fanno reiteratamente appello alla sinonimia, in dettaglio nella climax anticlimax, dove
fondamenti della ripetizione sono spesso sinonimi.
La Sinonimia, i Sinonimi, i Contrari italiani e stranieri
La definizione sinonimo deriva dal Greco Antico (“synonymia” significava termine
in collettivo). Nell’ambito della semantica, il sinonimo indica due lessemi con la medesima accezione. Il sinonimo è l’opposto di
contrapposto (soprannominato altresì “antonimia”).
Due sinonimi possono essere identificati ricorrendo al principio della interscambiabilità, tuttavia quest’ultima non può mai considerarsi assoluta.
Invero la analogia con il significato, il suo correlativo singolare significante e la referenza paralinguistica restano unici verso ciascuna voce.
Come sinonimia si può cogliere anche quella speciale figura retorica con la quale si significa il medesimo parere impiegando parole con valore simile, cioè utilizzando o sinonimi, appunto, oppure la così detta metafora.
In quest’ultima evenienza non si ottiene, ciononostante,
una equivalenza perfetta di accezione, ma una equivalenza; la correzione stessa, percepire e ascoltare,
sorvegliare e percepire, rende in misura maggiore certo l’impiego ridondante della tecnica sinonimica.
Molte importanti figure retoriche, come la esagerazione, la circonlocuzione, l’enfasi delle ripetizioni, fanno reiteratamente appello alla sinonimia, in dettaglio nella climax anticlimax, dove
fondamenti della ripetizione sono spesso sinonimi.
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